A Parigi i prezzi delle case salgono alle stelle
Il Figaro intervista il presidente della Camera dei Notai di Parigi, dr. Chassaing.
Nello scenario di un mercato immobiliare fortemente dinamico, favorito dagli attuali tassi d’interesse, decisamente bassi, a Parigi aumenta il numero di case vendute, e allo stesso tempo aumenta il costo degli appartamenti, salito quasi dell’8% in un solo anno.
Dottor Chassaing, i volumi di vendita sono in rapida crescita: il 2017 sarà un anno record?
In effetti, nell’Île-de-France (la regione di Parigi) si riscontra un notevole incremento delle vendite, che ha raggiunto il 15% in un anno (calcolo riferito ad un appartamento di tre stanze) e che supera il 30% se paragonato alla media degli ultimi dieci anni. Le persone acquistano una casa per abitarci, per diventare proprietari di un alloggio oppure, più raramente, per investire i propri denari. In ogni caso, il mercato di compravendita di immobili finiti e pronti all’uso è estremamente attivo.
L’aumento delle vendite influisce sul prezzo degli immobili. Attualmente, quali sono i valori nella capitale?
Le cifre più elevate si registrano nel cuore di Parigi. Infatti, nell’area compresa fra il primo e il settimo arrondissement, una casa costa oltre 10.000 €/mq e nel sesto può arrivare a costare 12.000 €/mq. I quartieri storici costituiscono un importante polo di attrazione. Nella zona est di Parigi le case si collocano intorno ai 7.000-8.000 €/mq. E anche fra l’undicesimo e il diciottesimo arrondissement si registra un netto incremento dei prezzi. In tutto il territorio della capitale francese il prezzo delle abitazioni sta salendo alle stelle. Secondo i preliminari di contratto stipulati finora, si prevede che nel giugno del 2018 un appartamento arriverà a costare, in media, 9200 €/mq (+8% in un anno). Ma al di fuori dell’area parigina, l’aumento dei prezzi è più moderato. A ben vedere, Parigi rappresenta un’eccezione rispetto all’andamento generale del mercato, il quale mostra una netta tendenza verso la stabilizzazione dei prezzi.

Mappa dei prezzi a Parigi (fonte: Figaro su dati del Notariato di Parigi - base dati BIEN)
Attualmente, il mercato immobiliare è alimentato dai bassi tassi d’interesse. Nel 2018, quali fattori potrebbero determinare un’inversione di tendenza?
Sebbene si rilevi un leggero innalzamento dei tassi d’interesse, il loro aumento, da tempo annunciato, non trova riscontri. I privati sono molto attratti da tassi d’interesse deboli. In particolare, per quanto riguarda l’acquisto di una casa, per i giovani è importante poter usufruire di tassi d’interesse bassi e di un comodo periodo di ammortamento (dai 20 ai 25 anni). Si tratta di fattori determinanti, che favoriscono gli investimenti destinati all’acquisizione di alloggi di proprietà.
Il governo ha annunciato l’applicazione dell’imposta sugli immobili e l’eliminazione del calmiere dei canoni d’affitto. Questi provvedimenti avranno un impatto sul mercato?
Io credo di no. L’imposta sull’abitazione non riguarda in alcun modo i cittadini che accedono alla proprietà dell’alloggio. Chi potrebbe pensare in termini di arbitraggio sono invece gli investitori immobiliari privati, rassicurati dalla certezza che la legge Pinel [1] resterà in vigore su tutta l’area dell’Île-de-France per altri quattro anni. In merito alla decisione di annullare la regolamentazione degli affitti, reputo deplorevole l’attuale situazione di instabilità normativa, che desta incertezza e preoccupazione nei cittadini coinvolti: affittuari e proprietari, ne escono tutti sconfitti. È una disfatta su tutti i fronti.
Come si può accelerare la costruzione di nuovi alloggi nell’Île-de-France?
Prima di tutto, bisognerebbe limitare gli episodi di abusivismo edilizio. Inoltre, si deve considerare la questione delle plusvalenze. La legge di bilancio contiene un provvedimento interessante, secondo il quale i terreni destinati alla realizzazione di alloggi beneficeranno di una specifica esenzione fiscale. Si tratta dunque di una disposizione dettata dal buon senso, che però risulta molto complessa e non sufficientemente chiara. Sono previsti tassi di sconto differenti a seconda del tipo di investimento effettuato (privato o a impatto sociale) e dunque della destinazione d’uso del terreno acquistato. Ed è inammissibile che il regime fiscale relativo alle plusvalenze sia ancora così confuso.
Ad oggi, se decidiamo di acquistare un bene immobiliare, a cosa dobbiamo fare attenzione?
È sempre necessario verificare la qualità intrinseca del locale che vogliamo acquistare, valutare i dati della diagnosi tecnica (presenza di amianto, classe energetica, ecc.) e la qualità dell’edificio in cui è collocato l’appartamento. Bisogna diffidare del “colpo di fulmine” e considerare sempre tutti gli aspetti, in previsione di un’eventuale futura vendita.
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[1] La Legge Pinel è una norma del codice fiscale francese che prevede una riduzione delle imposte sul reddito a favore di chi investe nell’edilizia residenziale, qualora l’investitore si impegni ad affittare la proprietà non ammobiliata come residenza principale per un periodo minimo di sei anni. L’obiettivo di tale disposizione è invogliare i contribuenti a investire in un immobile nuovo o in fase di completamento, oppure a modificare la destinazione d’uso di un locale e adibirlo ad abitazione di tipo civile.
© Olivier Marin, 2017, Le Figaro
A Parigi i prezzi delle case salgono alle stelle
Il Figaro intervista il presidente della Camera dei Notai di Parigi, dr. Chassaing.
Nello scenario di un mercato immobiliare fortemente dinamico, favorito dagli attuali tassi d’interesse, decisamente bassi, a Parigi aumenta il numero di case vendute, e allo stesso tempo aumenta il costo degli appartamenti, salito quasi dell’8% in un solo anno.
Dottor Chassaing, i volumi di vendita sono in rapida crescita: il 2017 sarà un anno record?
In effetti, nell’Île-de-France (la regione di Parigi) si riscontra un notevole incremento delle vendite, che ha raggiunto il 15% in un anno (calcolo riferito ad un appartamento di tre stanze) e che supera il 30% se paragonato alla media degli ultimi dieci anni. Le persone acquistano una casa per abitarci, per diventare proprietari di un alloggio oppure, più raramente, per investire i propri denari. In ogni caso, il mercato di compravendita di immobili finiti e pronti all’uso è estremamente attivo.
L’aumento delle vendite influisce sul prezzo degli immobili. Attualmente, quali sono i valori nella capitale?
Le cifre più elevate si registrano nel cuore di Parigi. Infatti, nell’area compresa fra il primo e il settimo arrondissement, una casa costa oltre 10.000 €/mq e nel sesto può arrivare a costare 12.000 €/mq. I quartieri storici costituiscono un importante polo di attrazione. Nella zona est di Parigi le case si collocano intorno ai 7.000-8.000 €/mq. E anche fra l’undicesimo e il diciottesimo arrondissement si registra un netto incremento dei prezzi. In tutto il territorio della capitale francese il prezzo delle abitazioni sta salendo alle stelle. Secondo i preliminari di contratto stipulati finora, si prevede che nel giugno del 2018 un appartamento arriverà a costare, in media, 9200 €/mq (+8% in un anno). Ma al di fuori dell’area parigina, l’aumento dei prezzi è più moderato. A ben vedere, Parigi rappresenta un’eccezione rispetto all’andamento generale del mercato, il quale mostra una netta tendenza verso la stabilizzazione dei prezzi.
Mappa dei prezzi a Parigi (fonte: Figaro su dati del Notariato di Parigi - base dati BIEN)
Attualmente, il mercato immobiliare è alimentato dai bassi tassi d’interesse. Nel 2018, quali fattori potrebbero determinare un’inversione di tendenza?
Sebbene si rilevi un leggero innalzamento dei tassi d’interesse, il loro aumento, da tempo annunciato, non trova riscontri. I privati sono molto attratti da tassi d’interesse deboli. In particolare, per quanto riguarda l’acquisto di una casa, per i giovani è importante poter usufruire di tassi d’interesse bassi e di un comodo periodo di ammortamento (dai 20 ai 25 anni). Si tratta di fattori determinanti, che favoriscono gli investimenti destinati all’acquisizione di alloggi di proprietà.
Il governo ha annunciato l’applicazione dell’imposta sugli immobili e l’eliminazione del calmiere dei canoni d’affitto. Questi provvedimenti avranno un impatto sul mercato?
Io credo di no. L’imposta sull’abitazione non riguarda in alcun modo i cittadini che accedono alla proprietà dell’alloggio. Chi potrebbe pensare in termini di arbitraggio sono invece gli investitori immobiliari privati, rassicurati dalla certezza che la legge Pinel [1] resterà in vigore su tutta l’area dell’Île-de-France per altri quattro anni. In merito alla decisione di annullare la regolamentazione degli affitti, reputo deplorevole l’attuale situazione di instabilità normativa, che desta incertezza e preoccupazione nei cittadini coinvolti: affittuari e proprietari, ne escono tutti sconfitti. È una disfatta su tutti i fronti.
Come si può accelerare la costruzione di nuovi alloggi nell’Île-de-France?
Prima di tutto, bisognerebbe limitare gli episodi di abusivismo edilizio. Inoltre, si deve considerare la questione delle plusvalenze. La legge di bilancio contiene un provvedimento interessante, secondo il quale i terreni destinati alla realizzazione di alloggi beneficeranno di una specifica esenzione fiscale. Si tratta dunque di una disposizione dettata dal buon senso, che però risulta molto complessa e non sufficientemente chiara. Sono previsti tassi di sconto differenti a seconda del tipo di investimento effettuato (privato o a impatto sociale) e dunque della destinazione d’uso del terreno acquistato. Ed è inammissibile che il regime fiscale relativo alle plusvalenze sia ancora così confuso.
Ad oggi, se decidiamo di acquistare un bene immobiliare, a cosa dobbiamo fare attenzione?
È sempre necessario verificare la qualità intrinseca del locale che vogliamo acquistare, valutare i dati della diagnosi tecnica (presenza di amianto, classe energetica, ecc.) e la qualità dell’edificio in cui è collocato l’appartamento. Bisogna diffidare del “colpo di fulmine” e considerare sempre tutti gli aspetti, in previsione di un’eventuale futura vendita.
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[1] La Legge Pinel è una norma del codice fiscale francese che prevede una riduzione delle imposte sul reddito a favore di chi investe nell’edilizia residenziale, qualora l’investitore si impegni ad affittare la proprietà non ammobiliata come residenza principale per un periodo minimo di sei anni. L’obiettivo di tale disposizione è invogliare i contribuenti a investire in un immobile nuovo o in fase di completamento, oppure a modificare la destinazione d’uso di un locale e adibirlo ad abitazione di tipo civile.
© Olivier Marin, 2017, Le Figaro
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