Anziani in sala, giovani su Netflix
Il futuro del cinema sono gli anziani, mentre i giovani, pur amando i film, cominciano a disertare le sale cinematografiche. È stato proprio il pubblico più giovane a portare Netflix sul podio dell’audience online, grazie al fatto che ormai si può accedere ai programmi attraverso i computer e lo smartphone, strumenti veloci e accessibili a tutti. Oggi Netflix conta 117 milioni di abbonati sparsi in 190 paesi del mondo. I ricavi 2017 ammontano a 11,6 miliardi di dollari, di cui la metà provenienti dal mercato USA e l'altra metà dal resto del mondo. Il margine operativo è pari a 838 milioni di dollari (contro i 380 del 2016, più del doppio), mentre l'utile netto è di 558 milioni (contro i 186 del 2016), ovvero il 4,8% sui ricavi. A inizio 2015 una azione Netflix valeva 50 dollari, oggi, dopo 3 anni esatti, il prezzo è a 267 dollari. Ovvero, un rendimento del 75% annuo...
Secondo uno studio pubblicato dal settimanale americano Variety, bibbia dello show business, la piattaforma Netflix ha guadagnato il primo posto con il 27% di preferenze, seguito dall’insieme delle reti via cavo. Il gigante dello streaming è stato indicato come prima scelta dal 39,7% degli intervistati tra i diciotto e i trentaquattro anni, seguito dai canali tradizionali. È dal 2015 che Netflix è approdato in Italia con un ricco catalogo digitale di serie tv, film originali e documentari sempre nuovi.
Secondo Reed Hastings, co-fondatore e CEO di Netflix, tra meno di vent’anni i canali tradizionali scompariranno, cedendo il posto a film e trasmissioni televisive realizzati in gran parte da produttori indipendenti. “Se un domani si vorrà guardare una finale sportiva ad altissima definizione”, sottolinea Hastings, “bisognerà passare attraverso il Web. Ci saranno testate giornalistiche che trasmetteranno i propri telegiornali, così come i network televisivi specializzati, che faranno lo stesso con campionati e partite”.
Un’evoluzione preoccupante per le televisioni tradizionali, che stanno perdendo gradualmente fasce di pubblico sempre più orientate alla fruizione online. Solo nel 2018, Netflix investirà qualcosa come sette miliardi di dollari per la sua produzione di contenuti originali, affermandosi come uno dei maggiori player a livello mondiale. Una vera e propria rivoluzione per l’innovazione tecnologica e culturale, che sta cambiando tutto il settore dell’entertainment. Intanto, l’accordo europeo tra Sky e Netflix, che offrirà a milioni di clienti Sky l’accesso diretto a Netflix, partirà il prossimo anno, e toccherà anche l’Italia, dove Sky ha intenzione di rafforzare in maniera decisiva la sua offerta multicanale.
© 2018, Thema International
Anziani in sala, giovani su Netflix
Il futuro del cinema sono gli anziani, mentre i giovani, pur amando i film, cominciano a disertare le sale cinematografiche. È stato proprio il pubblico più giovane a portare Netflix sul podio dell’audience online, grazie al fatto che ormai si può accedere ai programmi attraverso i computer e lo smartphone, strumenti veloci e accessibili a tutti. Oggi Netflix conta 117 milioni di abbonati sparsi in 190 paesi del mondo. I ricavi 2017 ammontano a 11,6 miliardi di dollari, di cui la metà provenienti dal mercato USA e l'altra metà dal resto del mondo. Il margine operativo è pari a 838 milioni di dollari (contro i 380 del 2016, più del doppio), mentre l'utile netto è di 558 milioni (contro i 186 del 2016), ovvero il 4,8% sui ricavi. A inizio 2015 una azione Netflix valeva 50 dollari, oggi, dopo 3 anni esatti, il prezzo è a 267 dollari. Ovvero, un rendimento del 75% annuo...
Secondo uno studio pubblicato dal settimanale americano Variety, bibbia dello show business, la piattaforma Netflix ha guadagnato il primo posto con il 27% di preferenze, seguito dall’insieme delle reti via cavo. Il gigante dello streaming è stato indicato come prima scelta dal 39,7% degli intervistati tra i diciotto e i trentaquattro anni, seguito dai canali tradizionali. È dal 2015 che Netflix è approdato in Italia con un ricco catalogo digitale di serie tv, film originali e documentari sempre nuovi.
Secondo Reed Hastings, co-fondatore e CEO di Netflix, tra meno di vent’anni i canali tradizionali scompariranno, cedendo il posto a film e trasmissioni televisive realizzati in gran parte da produttori indipendenti. “Se un domani si vorrà guardare una finale sportiva ad altissima definizione”, sottolinea Hastings, “bisognerà passare attraverso il Web. Ci saranno testate giornalistiche che trasmetteranno i propri telegiornali, così come i network televisivi specializzati, che faranno lo stesso con campionati e partite”.
Un’evoluzione preoccupante per le televisioni tradizionali, che stanno perdendo gradualmente fasce di pubblico sempre più orientate alla fruizione online. Solo nel 2018, Netflix investirà qualcosa come sette miliardi di dollari per la sua produzione di contenuti originali, affermandosi come uno dei maggiori player a livello mondiale. Una vera e propria rivoluzione per l’innovazione tecnologica e culturale, che sta cambiando tutto il settore dell’entertainment. Intanto, l’accordo europeo tra Sky e Netflix, che offrirà a milioni di clienti Sky l’accesso diretto a Netflix, partirà il prossimo anno, e toccherà anche l’Italia, dove Sky ha intenzione di rafforzare in maniera decisiva la sua offerta multicanale.
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