Cosa vogliono fare i nostri bambini da grandi?
Secondo una ricerca promossa dall’University College London e dall’OCSE, i bambini che oggi frequentano la scuola elementare non vogliono diventare cantanti o attori, bensì delle star di YouTube…
La ricerca ha analizzato le risposte di oltre 13.000 bambini britannici tra i sette e gli undici anni a cui era stato chiesto quali fossero le loro aspirazioni professionali.
Al quarto posto, i bambini hanno indicato una carriera legata a “social media e videogiochi”. Il sogno di diventare un cantante o un musicista raggiunge il nono posto, mentre la figura dell’attore si colloca solo in tredicesima posizione.
Gli autori del rapporto, intitolato “Drawing the Future”, sottolineano che dai risultati emerge un “cambiamento nelle aspirazioni dei bambini, in larga parte determinato dai nuovi canali di comunicazione e dalla crescita dei videogiochi su console, oltre che dei giochi in rete”. Il rapporto rivela, inoltre, che “per bambini e ragazzi, le celebrità online e i videoblogger ["vlogger” – ndt] di videogiochi su YouTube hanno preso il posto delle star della televisione e del cinema”.
Le professioni preferite dai piccoli inglesi:

Il rapporto, redatto dall’organizzazione di beneficienza Education and Employers, spiega la ragione per cui la popolarità delle star dei social media è aumentata vertiginosamente tra le nuove leve: “in tutta evidenza, ciò è dovuto alla crescente popolarità di YouTube e dei video blogger più famosi, capaci di attirare l’attenzione soprattutto del pubblico più giovane”.
“Pur nella convinzione che tale cultura incentrata sulla ‘notorietà’ portata da YouTube costituisca un problema o quanto meno un fenomeno su cui riflettere, bisogna prendere atto che queste figure lavorative – vlogger, progettisti di videogiochi e viodeogiocatori professionisti – rappresentano sempre più una valida scelta professionale per il futuro di bambini e ragazzi”.
Il rapporto riferisce che, in termini di ricavi, il settore dei videogiochi ha attualmente superato quello cinematografico. Uno studio sui livelli di istruzione, pubblicato lo scorso anno, ha rivelato che la youtuber inglese Zoella, 27 anni, nuova icona dei teenager, è più conosciuta di Tolkien. Zoella, il cui vero nome è Zoe Sugg, è diventata famosa come “vlogger” di moda e bellezza. Il suo primo canale di YouTube è seguito da 12 milioni di follower, il suo secondo canale è arrivato a 4,8 milioni.
Per i maschi, la figura professionale più gettonata è quella dello sportivo, seguita dalle professioni nell’ambito dei social media o dei videogiochi. Nella top ten rientrano anche il poliziotto e lo scienziato, seguiti da militare dell’esercito, della marina, dell’aeronautica, e dai vigili del fuoco. Le ragazze, invece, da grandi preferirebbero fare l’insegnante o la professoressa, oppure, a seguire, la veterinaria, la sportiva, il medico e l’artista.
I bambini inglesi di etnia bianca non hanno indicato la figura dello scienziato o del medico tra i primi cinque, rivela il report, preferite invece dai loro coetanei di origine asiatica, africana o caraibica.
Andreas Schleicher, direttore del dipartimento Education and Skills dell’OCSE, ha commentato così il risultato della ricerca: “Tutti bambini, indipendentemente dall’estrazione sociale, dal luogo in cui vivono o dall’attività dei loro genitori, dovrebbero poter entrare in contatto con le più svariate figure professionali, affinché capiscano quante infinite opportunità siano oggi loro offerte”.
© Telegraph Media Group Limited (2018)
Cosa vogliono fare i nostri bambini da grandi?
Secondo una ricerca promossa dall’University College London e dall’OCSE, i bambini che oggi frequentano la scuola elementare non vogliono diventare cantanti o attori, bensì delle star di YouTube…
La ricerca ha analizzato le risposte di oltre 13.000 bambini britannici tra i sette e gli undici anni a cui era stato chiesto quali fossero le loro aspirazioni professionali.
Al quarto posto, i bambini hanno indicato una carriera legata a “social media e videogiochi”. Il sogno di diventare un cantante o un musicista raggiunge il nono posto, mentre la figura dell’attore si colloca solo in tredicesima posizione.
Gli autori del rapporto, intitolato “Drawing the Future”, sottolineano che dai risultati emerge un “cambiamento nelle aspirazioni dei bambini, in larga parte determinato dai nuovi canali di comunicazione e dalla crescita dei videogiochi su console, oltre che dei giochi in rete”. Il rapporto rivela, inoltre, che “per bambini e ragazzi, le celebrità online e i videoblogger ["vlogger” – ndt] di videogiochi su YouTube hanno preso il posto delle star della televisione e del cinema”.
Le professioni preferite dai piccoli inglesi:
Il rapporto, redatto dall’organizzazione di beneficienza Education and Employers, spiega la ragione per cui la popolarità delle star dei social media è aumentata vertiginosamente tra le nuove leve: “in tutta evidenza, ciò è dovuto alla crescente popolarità di YouTube e dei video blogger più famosi, capaci di attirare l’attenzione soprattutto del pubblico più giovane”.
“Pur nella convinzione che tale cultura incentrata sulla ‘notorietà’ portata da YouTube costituisca un problema o quanto meno un fenomeno su cui riflettere, bisogna prendere atto che queste figure lavorative – vlogger, progettisti di videogiochi e viodeogiocatori professionisti – rappresentano sempre più una valida scelta professionale per il futuro di bambini e ragazzi”.
Il rapporto riferisce che, in termini di ricavi, il settore dei videogiochi ha attualmente superato quello cinematografico. Uno studio sui livelli di istruzione, pubblicato lo scorso anno, ha rivelato che la youtuber inglese Zoella, 27 anni, nuova icona dei teenager, è più conosciuta di Tolkien. Zoella, il cui vero nome è Zoe Sugg, è diventata famosa come “vlogger” di moda e bellezza. Il suo primo canale di YouTube è seguito da 12 milioni di follower, il suo secondo canale è arrivato a 4,8 milioni.
Per i maschi, la figura professionale più gettonata è quella dello sportivo, seguita dalle professioni nell’ambito dei social media o dei videogiochi. Nella top ten rientrano anche il poliziotto e lo scienziato, seguiti da militare dell’esercito, della marina, dell’aeronautica, e dai vigili del fuoco. Le ragazze, invece, da grandi preferirebbero fare l’insegnante o la professoressa, oppure, a seguire, la veterinaria, la sportiva, il medico e l’artista.
I bambini inglesi di etnia bianca non hanno indicato la figura dello scienziato o del medico tra i primi cinque, rivela il report, preferite invece dai loro coetanei di origine asiatica, africana o caraibica.
Andreas Schleicher, direttore del dipartimento Education and Skills dell’OCSE, ha commentato così il risultato della ricerca: “Tutti bambini, indipendentemente dall’estrazione sociale, dal luogo in cui vivono o dall’attività dei loro genitori, dovrebbero poter entrare in contatto con le più svariate figure professionali, affinché capiscano quante infinite opportunità siano oggi loro offerte”.
© Telegraph Media Group Limited (2018)
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