I computer della DeepMind sconfiggono gli umani
Secondo quanto rivelato da alcuni ricercatori, computer di intelligenza artificiale hanno imparato a lavorare in gruppo e ad agire d’astuzia per vincere ad un noto videogame di gruppo, cominciando a sviluppare comportamenti simili a quelli degli esseri umani.
La DeepMind, una società di proprietà di Google, ha sviluppato un sistema informatico in grado di affrontare la modalità “Capture the Flag” (Rubabandiera) del videogame Quake III Arena. In tale modalità i singoli giocatori, organizzati in due squadre contrapposte, si muovono all’interno di un labirinto con lo scopo di catturare la bandiera avversaria e di proteggere la propria.
Esistono ormai da anni giochi in cui è possibile confrontarsi con un computer in sfide uno-contro-uno. Tuttavia, diversamente da questo tipo di avversari, che per vincere memorizzano la mappa del gioco e le possibili conseguenze di ogni singola mossa, l’intelligenza artificiale della DeepMind ha dato prova di saper sviluppare tattiche psicologiche tipicamente umane. I giocatori computerizzati, infatti, dopo aver imparato la tecnica di gioco in maniera autonoma, hanno cominciato a seguire i movimenti dei propri compagni di squadra e a occupare le posizioni degli avversari per costringerli a ritornare alla base.
Nel gioco, i player possono colpire i nemici, facendoli così tornare al punto di partenza. Vince la squadra che, nel corso di cinque minuti, riesce a impossessarsi più volte della bandiera.
La DeepMind ha organizzato una sfida a cui hanno preso parte anche quaranta giocatori in carne e ossa, sia nel ruolo di avversari sia in quello di compagni di squadra. Ciò ha permesso all’intelligenza artificiale di appropriarsi di alcune tattiche di gioco, come il posizionarsi nella base del nemico per costringerlo a tornare al punto di partenza o seguire i propri compagni di squadra per aiutarli. Facendo loro giocare migliaia di partite in parallelo, è stato possibile addestrare un gran numero di giocatori computerizzati.
Questi ultimi hanno continuato a migliorare le loro prestazioni fino a superare i giocatori in carne ed ossa nella percentuale di vittorie. Secondo un sondaggio svolto tra i partecipanti, il programma informatico si è dimostrato più collaborativo della sua controparte umana.
É stata utilizzata una tecnica chiamata “multi-agent training”, che secondo i ricercatori dovrebbe permettere ulteriori avanzamenti nello sviluppo delle intelligenze artificiali, in modo che queste possano arrivare a collaborare con gli esseri umani nello svolgimento di varie mansioni. La DeepMind, fondata da tre studenti di Scienze Informatiche dell’università di Cambridge, è famosa per aver sviluppato un software che, nel 2016, è riuscito a sconfiggere un campione di Go [gioco cinese da tavolo - ndt].
Nel 2014, la compagnia fu acquisita da Google, ma essa mantiene tuttora la sua sede a Londra, dove lavora la maggior parte dei dipendenti. Lo scopo principale della DeepMind è creare un’intelligenza artificiale che possa apportare benefici nel settore sanitario, tuttavia le sue ricerche sono state applicate anche nella gestione ordinaria di Google, come ad esempio per migliorare le funzioni di raffreddamento dei suoi enormi server, riducendo il loro impatto ambientale.
© Telegraph Media Group Limited (2018)
I computer della DeepMind sconfiggono gli umani
Secondo quanto rivelato da alcuni ricercatori, computer di intelligenza artificiale hanno imparato a lavorare in gruppo e ad agire d’astuzia per vincere ad un noto videogame di gruppo, cominciando a sviluppare comportamenti simili a quelli degli esseri umani.
La DeepMind, una società di proprietà di Google, ha sviluppato un sistema informatico in grado di affrontare la modalità “Capture the Flag” (Rubabandiera) del videogame Quake III Arena. In tale modalità i singoli giocatori, organizzati in due squadre contrapposte, si muovono all’interno di un labirinto con lo scopo di catturare la bandiera avversaria e di proteggere la propria.
Esistono ormai da anni giochi in cui è possibile confrontarsi con un computer in sfide uno-contro-uno. Tuttavia, diversamente da questo tipo di avversari, che per vincere memorizzano la mappa del gioco e le possibili conseguenze di ogni singola mossa, l’intelligenza artificiale della DeepMind ha dato prova di saper sviluppare tattiche psicologiche tipicamente umane. I giocatori computerizzati, infatti, dopo aver imparato la tecnica di gioco in maniera autonoma, hanno cominciato a seguire i movimenti dei propri compagni di squadra e a occupare le posizioni degli avversari per costringerli a ritornare alla base.
Nel gioco, i player possono colpire i nemici, facendoli così tornare al punto di partenza. Vince la squadra che, nel corso di cinque minuti, riesce a impossessarsi più volte della bandiera.
La DeepMind ha organizzato una sfida a cui hanno preso parte anche quaranta giocatori in carne e ossa, sia nel ruolo di avversari sia in quello di compagni di squadra. Ciò ha permesso all’intelligenza artificiale di appropriarsi di alcune tattiche di gioco, come il posizionarsi nella base del nemico per costringerlo a tornare al punto di partenza o seguire i propri compagni di squadra per aiutarli. Facendo loro giocare migliaia di partite in parallelo, è stato possibile addestrare un gran numero di giocatori computerizzati.
Questi ultimi hanno continuato a migliorare le loro prestazioni fino a superare i giocatori in carne ed ossa nella percentuale di vittorie. Secondo un sondaggio svolto tra i partecipanti, il programma informatico si è dimostrato più collaborativo della sua controparte umana.
É stata utilizzata una tecnica chiamata “multi-agent training”, che secondo i ricercatori dovrebbe permettere ulteriori avanzamenti nello sviluppo delle intelligenze artificiali, in modo che queste possano arrivare a collaborare con gli esseri umani nello svolgimento di varie mansioni. La DeepMind, fondata da tre studenti di Scienze Informatiche dell’università di Cambridge, è famosa per aver sviluppato un software che, nel 2016, è riuscito a sconfiggere un campione di Go [gioco cinese da tavolo - ndt].
Nel 2014, la compagnia fu acquisita da Google, ma essa mantiene tuttora la sua sede a Londra, dove lavora la maggior parte dei dipendenti. Lo scopo principale della DeepMind è creare un’intelligenza artificiale che possa apportare benefici nel settore sanitario, tuttavia le sue ricerche sono state applicate anche nella gestione ordinaria di Google, come ad esempio per migliorare le funzioni di raffreddamento dei suoi enormi server, riducendo il loro impatto ambientale.
© Telegraph Media Group Limited (2018)
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