Intesa tra i librai e Adiconsum: un’alleanza per la cultura
Protocollo d’intesa tra librai e consumatori. E’ stato firmato in Veneto, tra Adiconsum e ALI-Associazione Librai Italiani aderenti a Confcommercio, un accordo strategico per avvicinare i giovani alla lettura. Il progetto mette al centro l’importanza della lettura, coinvolgendo numerosi librai per rilanciare la vendita dei libri attraverso il canale delle librerie, cercando così di ridurre l'impatto di Amazon e degli altri e-shop. “L’obiettivo - dice Paolo Ambrosini, presidente di Confcommercio - è anche quello di fornire più informazioni a chi acquista libri, adoperandosi affinché il loro prezzo non abbia rincari superiori alla normativa vigente, e sensibilizzare le istituzioni sull’importanza della presenza di librerie sul territorio”.
Ogni anno in Italia vengono pubblicate oltre 50mila novità letterarie e di queste il 25% è pubblicato da un piccolo o medio editore, che spesso si ritrova a dover fronteggiare spese insostenibili e a non poter garantire la diffusione del catalogo. Stessa sorte per le librerie indipendenti, che non appartengono a grandi gruppi editoriali, nelle quali si può ancora contare sul consiglio del libraio e dove l’assortimento e la presenza anche delle edizioni di nicchia garantisce una più varia circolazione delle idee. Numerosi scrittori emergenti si trovano spesso imbrigliati nelle strettoie della distribuzione, rischiando di non veder pubblicata la loro opera o comunque di non avere una distribuzione e una promozione che consentano di uscire dal cono d’ombra.
Peraltro, il Rapporto 2017 dell'Associazione Italiana Editori rileva che, dopo diversi anni di calo, le vendite di libri hanno registrato un lieve aumento rispetto al 2016 (2,7 miliardi di euro contro 2,68). In questo quadro, la libreria si conferma come il principale canale di vendita, sebbene il commercio online ne abbia eroso importanti quote di mercato, essendo riuscito ad abituare i clienti al pagamento online. In sintesi, la libreria fisica passa dal 79% del mercato nel 2007 all’attuale 73% e al contempo crescono le librerie online, che dal 3,5% del 2008 passano all’attuale 17%, superando ormai la Gdo-Grande distribuzione organizzata (supermercati, grandi magazzini, ecc.). La Gdo è un canale di bassa qualità (dal punto di vista del lettore), sicuramente non paragonabile al servizio che offrono le librerie classiche, ma ha ancora un certo peso sul piano della diffusione: circa un milione di persone dichiara di comprare i libri solo nella Gdo. D'altronde, in molti piccoli comuni, dove mancano le librerie, il supermercato è l’unico punto di vendita fisico dove poter trovare un pur minimo livello di assortimento.
Il nuovo accordo tra l’associazione librai e Confcommercio segna un nuovo passo per il rilancio del settore. Si cercherà di tutelare la concorrenza del mercato, segnalando, ad esempio, operatori disonesti, di lavorare sul contenimento dei costi e di avvicinare sempre più persone alla cultura. Intanto, grazie al programma Read On, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Creative Europe 2014-2020, da quest’anno e fino a maggio 2021, sei diversi Stati europei, guidati dalla Norvegia, coinvolgeranno giovani di tutta Europa in un progetto culturale per avvicinare i ragazzi alla lettura. Un programma indirizzato a preparare gli studenti ad avere successo nella scuola e nel mondo del lavoro del ventunesimo secolo.
© 2018, Thema International
Intesa tra i librai e Adiconsum: un’alleanza per la cultura
Protocollo d’intesa tra librai e consumatori. E’ stato firmato in Veneto, tra Adiconsum e ALI-Associazione Librai Italiani aderenti a Confcommercio, un accordo strategico per avvicinare i giovani alla lettura. Il progetto mette al centro l’importanza della lettura, coinvolgendo numerosi librai per rilanciare la vendita dei libri attraverso il canale delle librerie, cercando così di ridurre l'impatto di Amazon e degli altri e-shop. “L’obiettivo - dice Paolo Ambrosini, presidente di Confcommercio - è anche quello di fornire più informazioni a chi acquista libri, adoperandosi affinché il loro prezzo non abbia rincari superiori alla normativa vigente, e sensibilizzare le istituzioni sull’importanza della presenza di librerie sul territorio”.
Ogni anno in Italia vengono pubblicate oltre 50mila novità letterarie e di queste il 25% è pubblicato da un piccolo o medio editore, che spesso si ritrova a dover fronteggiare spese insostenibili e a non poter garantire la diffusione del catalogo. Stessa sorte per le librerie indipendenti, che non appartengono a grandi gruppi editoriali, nelle quali si può ancora contare sul consiglio del libraio e dove l’assortimento e la presenza anche delle edizioni di nicchia garantisce una più varia circolazione delle idee. Numerosi scrittori emergenti si trovano spesso imbrigliati nelle strettoie della distribuzione, rischiando di non veder pubblicata la loro opera o comunque di non avere una distribuzione e una promozione che consentano di uscire dal cono d’ombra.
Peraltro, il Rapporto 2017 dell'Associazione Italiana Editori rileva che, dopo diversi anni di calo, le vendite di libri hanno registrato un lieve aumento rispetto al 2016 (2,7 miliardi di euro contro 2,68). In questo quadro, la libreria si conferma come il principale canale di vendita, sebbene il commercio online ne abbia eroso importanti quote di mercato, essendo riuscito ad abituare i clienti al pagamento online. In sintesi, la libreria fisica passa dal 79% del mercato nel 2007 all’attuale 73% e al contempo crescono le librerie online, che dal 3,5% del 2008 passano all’attuale 17%, superando ormai la Gdo-Grande distribuzione organizzata (supermercati, grandi magazzini, ecc.). La Gdo è un canale di bassa qualità (dal punto di vista del lettore), sicuramente non paragonabile al servizio che offrono le librerie classiche, ma ha ancora un certo peso sul piano della diffusione: circa un milione di persone dichiara di comprare i libri solo nella Gdo. D'altronde, in molti piccoli comuni, dove mancano le librerie, il supermercato è l’unico punto di vendita fisico dove poter trovare un pur minimo livello di assortimento.
Il nuovo accordo tra l’associazione librai e Confcommercio segna un nuovo passo per il rilancio del settore. Si cercherà di tutelare la concorrenza del mercato, segnalando, ad esempio, operatori disonesti, di lavorare sul contenimento dei costi e di avvicinare sempre più persone alla cultura. Intanto, grazie al programma Read On, finanziato dall’Unione Europea attraverso il programma Creative Europe 2014-2020, da quest’anno e fino a maggio 2021, sei diversi Stati europei, guidati dalla Norvegia, coinvolgeranno giovani di tutta Europa in un progetto culturale per avvicinare i ragazzi alla lettura. Un programma indirizzato a preparare gli studenti ad avere successo nella scuola e nel mondo del lavoro del ventunesimo secolo.
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