Miopia, una patologia in crescita
Il numero dei miopi nel mondo è in costante crescita, con negative ricadute sulla vita quotidiana di milioni di persone.
Tra le cause principali della miopia, la predisposizione genetica, l’inquinamento atmosferico e l’uso di tv digitali e smartphone, strumenti che fanno parte della nostra “vita artificiale”. Come noto, la miopia si verifica quando il punto di fuoco dell'immagine non cade sulla retina, ma anteriormente ad essa. Nella gran parte dei casi, l'errata posizione del punto di fuoco è dovuta ad un allungamento dell'occhio, per cui aumenta la distanza tra cristallino e retina. In tal modo, sulla retina si forma un'immagine sfocata.
In Italia, i miopi sono raddoppiati rispetto a quaranta anni fa: erano il 13% e oggi sono il 25 % della popolazione. Anche in Europa la situazione è peggiorata: se un tempo ne soffriva un cittadino su cinque, oggi ne soffre oltre uno su tre. In alcune regioni della Cina, la miopia riguarda quasi nove persone su dieci contro le sei di un secolo fa. Una patologia in aumento, a causa soprattutto del tempo trascorso al chiuso, magari sui libri, lontano dalla luce naturale. In Europa, infatti, tra i laureati, la diffusione della miopia è del 50%, mentre tra i diplomati è del 26%. Si è anche dimostrato quanto i teenager israeliani che frequentano le scuole ebraiche, le quali richiedono un intenso studio di testi religiosi, abbiano probabilità molto più alte di sviluppare la miopia rispetto agli altri coetanei. Stare all’aria aperta, insomma, riduce il rischio di diventare miopi o di peggiorare la condizione.
Anche la scarsità di luce sembra essere tra le cause della miopia, perché una maggiore esposizione alla luce comporta la liberazione di dopamina, un neuromodulatore che inibisce l'allungamento dell'occhio.
Nel 2008, uno studio australiano condotto su 4000 bambini, eseguito per più di tre anni consecutivi, ha rilevato quanto il tempo passato a contatto con la natura sia stato decisivo per prevenire la patologia. Secondo le previsioni, entro il 2050 cinque milioni di persone miopi potrebbero perdere la vista in assenza di cure e interventi adeguati. Tanto che per migliorare la vita delle persone con disabilità visiva, gli studenti dell’Apple Developer Academy di Napoli hanno realizzato tre nuove app, capaci di fornire un supporto per l’indipendenza delle persone miopi tra le mura domestiche, aiutandole a svolgere le azioni quotidiane. Oltre a regalare momenti di svago con giochi che non richiedono l’impiego della vista, l’app include anche un sistema di salvataggio delle date di scadenza dei farmaci, per tenere sotto controllo quelli non più utilizzabili.
Naturalmente, il lato positivo della medaglia è che l'industria degli occhiali ha davanti a se buone previsioni di sviluppo. Secondo fonti del gruppo Safilo, il fatturato mondiale del settore è di 18 miliardi di dollari (inclusi gli occhiali da sole) e si prevede che nel 2020 si arrivi a 21 miliardi, con un incremento medio annuo del 5%. La crescita sarà determinata in parte dall'invecchiamento della popolazione, in parte maggiore dalla maggiore capacità di spesa delle famiglie nei paesi emergenti.
© 2018, Thema International
Miopia, una patologia in crescita
Il numero dei miopi nel mondo è in costante crescita, con negative ricadute sulla vita quotidiana di milioni di persone.
Tra le cause principali della miopia, la predisposizione genetica, l’inquinamento atmosferico e l’uso di tv digitali e smartphone, strumenti che fanno parte della nostra “vita artificiale”. Come noto, la miopia si verifica quando il punto di fuoco dell'immagine non cade sulla retina, ma anteriormente ad essa. Nella gran parte dei casi, l'errata posizione del punto di fuoco è dovuta ad un allungamento dell'occhio, per cui aumenta la distanza tra cristallino e retina. In tal modo, sulla retina si forma un'immagine sfocata.
In Italia, i miopi sono raddoppiati rispetto a quaranta anni fa: erano il 13% e oggi sono il 25 % della popolazione. Anche in Europa la situazione è peggiorata: se un tempo ne soffriva un cittadino su cinque, oggi ne soffre oltre uno su tre. In alcune regioni della Cina, la miopia riguarda quasi nove persone su dieci contro le sei di un secolo fa. Una patologia in aumento, a causa soprattutto del tempo trascorso al chiuso, magari sui libri, lontano dalla luce naturale. In Europa, infatti, tra i laureati, la diffusione della miopia è del 50%, mentre tra i diplomati è del 26%. Si è anche dimostrato quanto i teenager israeliani che frequentano le scuole ebraiche, le quali richiedono un intenso studio di testi religiosi, abbiano probabilità molto più alte di sviluppare la miopia rispetto agli altri coetanei. Stare all’aria aperta, insomma, riduce il rischio di diventare miopi o di peggiorare la condizione.
Anche la scarsità di luce sembra essere tra le cause della miopia, perché una maggiore esposizione alla luce comporta la liberazione di dopamina, un neuromodulatore che inibisce l'allungamento dell'occhio.
Nel 2008, uno studio australiano condotto su 4000 bambini, eseguito per più di tre anni consecutivi, ha rilevato quanto il tempo passato a contatto con la natura sia stato decisivo per prevenire la patologia. Secondo le previsioni, entro il 2050 cinque milioni di persone miopi potrebbero perdere la vista in assenza di cure e interventi adeguati. Tanto che per migliorare la vita delle persone con disabilità visiva, gli studenti dell’Apple Developer Academy di Napoli hanno realizzato tre nuove app, capaci di fornire un supporto per l’indipendenza delle persone miopi tra le mura domestiche, aiutandole a svolgere le azioni quotidiane. Oltre a regalare momenti di svago con giochi che non richiedono l’impiego della vista, l’app include anche un sistema di salvataggio delle date di scadenza dei farmaci, per tenere sotto controllo quelli non più utilizzabili.
Naturalmente, il lato positivo della medaglia è che l'industria degli occhiali ha davanti a se buone previsioni di sviluppo. Secondo fonti del gruppo Safilo, il fatturato mondiale del settore è di 18 miliardi di dollari (inclusi gli occhiali da sole) e si prevede che nel 2020 si arrivi a 21 miliardi, con un incremento medio annuo del 5%. La crescita sarà determinata in parte dall'invecchiamento della popolazione, in parte maggiore dalla maggiore capacità di spesa delle famiglie nei paesi emergenti.
© 2018, Thema International
Riproduzione riservata