Quanto spazio per le gambe sul posto in aereo? Le compagnie dovranno dirlo subito
Al momento di prenotare i biglietti aerei, i clienti saranno in grado di sapere quali compagnie offrono maggior spazio per le gambe e quali registrano scarsa puntualità nei voli. Questo, almeno, è l’obiettivo che il governo intende perseguire con un progetto ad-hoc. I passeggeri potranno facilmente comprare biglietti combinati, che uniscano il volo con i trasporti a terra, per una più agevole connessione con i centri urbani.
Nel frattempo, le compagnie aeree potrebbero essere obbligate a fornire maggiori informazioni ai loro clienti nel caso un volo venga annullato. A tal fine, il governo sta valutando l’adozione di linee guida che indichino in modo chiaro i soggetti su cui dovrebbe ricadere la responsabilità di fornire tali informazioni.
Le aziende del settore stanno replicando a queste ipotesi di riforma affermando che sebbene “i passeggeri, già oggi, dispongono di una valanga di informazioni”, esse sono ben liete di poter ulteriormente migliorare i livelli di servizio.
Queste proposte di riforma fanno parte di un più ampio progetto governativo – “Aviation Strategy” – che punta, fra le altre cose, anche a contrastare l’uso delle posate di plastica a bordo degli aerei.
Il governo vuole che i passeggeri abbiano, ex ante, tutte le informazioni possibili che permettano loro di scegliere il volo più adatto alle loro esigenze. Ciò significa anche affrontare l’annosa questione dello spazio per le gambe. L’esperienza sul campo indica che, in classe economy, la distanza tra schienale di appoggio e schienale del posto di fronte può variare fino a 4 pollici (10,16 centimetri).

Nelle intenzioni del governo, i siti web di confronto prezzi tra le diverse compagnie dovrebbero essere incentivati ad offrire un maggior ventaglio di opzioni/filtri, in modo che i clienti possano scegliere il volo e il posto usando i parametri che ritengono più opportuni.
In breve, i passeggeri dovrebbero poter scegliere il posto attraverso più indicatori simultanei, dallo spazio per le gambe alle probabilità di ritardo nell’orario, all’impatto ambientale del volo (emissioni di carbonio).
Un documento allegato al progetto del governo rivela che i più bassi livelli di soddisfazione da parte dei passeggeri si riscontrano quando accadono imprevisti, come il ritardo nell’orario di volo o i malfunzionamenti delle toilettes a bordo (o negli aeroporti di arrivo).
Quindi, il governo sta cercando di interagire con le compagnie aeree al fine di “fissare delle regole certe riguardo le informazioni da fornire ai passeggeri nei casi di disfunzioni / disservizi”.
Sebbene i livelli di soddisfazione nei confronti degli attuali operatori siano abbastanza buoni, il governo ritiene che si possa e si debba fare di più per migliorare la qualità del servizio, soprattutto quando qualcosa va storto nell’aeroporto di arrivo (caso tipico: ritardi nella consegna bagagli, o loro danneggiamento o smarrimento).
Il documento governativo afferma che “nei casi in cui si verificano ritardi o cancellazioni nei voli, i livelli di soddisfazione si riducono drasticamente, e solo il 44% dei passeggeri ritiene adeguata o soddisfacente la quantità di informazioni ricevute durante il disservizio”.
Un’indagine della Civil Aviation Authority ha rilevato che molto spesso i passeggeri vengono informati di problemi circa l’orario del loro volo quando ormai sono già in aeroporto. Ciò accade all’89% di coloro che subiscono un ritardo nella partenza e all’81% di coloro cui viene totalmente cancellato il volo.
Il documento, redatto dal Ministero dei Trasporti, sottolinea che “tali situazioni dimostrano quanto sia necessario informare tempestivamente i passeggeri circa eventuali problemi relativi al loro volo, tenendoli poi informati via via che la situazione evolve”.
Il governo ritiene che le app per smartphone possano rappresentare una valida soluzione e quindi occorre che le compagnie aeree siano incentivate a comunicare attraverso di esse con i propri clienti.
Le app potrebbero essere usate anche per fornire informazioni aggiuntive, come ad esempio il numero del gate cui dirigersi, il tempo previsto per arrivarci, il numero di riconsegna bagaglio o la posizione esatta dell’aereo durante il suo volo (quante volte ci siamo chiesti: che città è questa qui sotto? Che lago è quello laggiù? – ndt).
Il governo intende anche rendere più fluidi, rapidi e comodi i trasferimenti città-aeroporto e viceversa, attraverso una migliore integrazione con le reti via terra.
A tal fine, vi è l’obiettivo di informare i passeggeri circa i prevedibili tempi per arrivare in città con i diversi mezzi pubblici. In parallelo, si sta conducendo uno studio per valutare la fattibilità e l’utilità dei biglietti “multimodali” (volo + treno / bus / metro).
Lo studio sta analizzando sistemi di biglietti integrati già esistenti nel Regno Unito o in altri paesi. Un portavoce dell’associazione delle compagnie aeree (Airlines Uk) ha dichiarato che “siamo assolutamente ben disposti nei confronti del progetto Aviation Strategy; siamo pronti a lavorare col governo per espandere e migliorare il servizio che viene reso ai nostri clienti, rafforzando quella che è una delle industrie di punta del Regno Unito e un’eccellenza a livello mondiale”.
© Telegraph Media Group Limited (2018)
Quanto spazio per le gambe sul posto in aereo? Le compagnie dovranno dirlo subito
Al momento di prenotare i biglietti aerei, i clienti saranno in grado di sapere quali compagnie offrono maggior spazio per le gambe e quali registrano scarsa puntualità nei voli. Questo, almeno, è l’obiettivo che il governo intende perseguire con un progetto ad-hoc. I passeggeri potranno facilmente comprare biglietti combinati, che uniscano il volo con i trasporti a terra, per una più agevole connessione con i centri urbani.
Nel frattempo, le compagnie aeree potrebbero essere obbligate a fornire maggiori informazioni ai loro clienti nel caso un volo venga annullato. A tal fine, il governo sta valutando l’adozione di linee guida che indichino in modo chiaro i soggetti su cui dovrebbe ricadere la responsabilità di fornire tali informazioni.
Le aziende del settore stanno replicando a queste ipotesi di riforma affermando che sebbene “i passeggeri, già oggi, dispongono di una valanga di informazioni”, esse sono ben liete di poter ulteriormente migliorare i livelli di servizio.
Queste proposte di riforma fanno parte di un più ampio progetto governativo – “Aviation Strategy” – che punta, fra le altre cose, anche a contrastare l’uso delle posate di plastica a bordo degli aerei.
Il governo vuole che i passeggeri abbiano, ex ante, tutte le informazioni possibili che permettano loro di scegliere il volo più adatto alle loro esigenze. Ciò significa anche affrontare l’annosa questione dello spazio per le gambe. L’esperienza sul campo indica che, in classe economy, la distanza tra schienale di appoggio e schienale del posto di fronte può variare fino a 4 pollici (10,16 centimetri).
Nelle intenzioni del governo, i siti web di confronto prezzi tra le diverse compagnie dovrebbero essere incentivati ad offrire un maggior ventaglio di opzioni/filtri, in modo che i clienti possano scegliere il volo e il posto usando i parametri che ritengono più opportuni.
In breve, i passeggeri dovrebbero poter scegliere il posto attraverso più indicatori simultanei, dallo spazio per le gambe alle probabilità di ritardo nell’orario, all’impatto ambientale del volo (emissioni di carbonio).
Un documento allegato al progetto del governo rivela che i più bassi livelli di soddisfazione da parte dei passeggeri si riscontrano quando accadono imprevisti, come il ritardo nell’orario di volo o i malfunzionamenti delle toilettes a bordo (o negli aeroporti di arrivo).
Quindi, il governo sta cercando di interagire con le compagnie aeree al fine di “fissare delle regole certe riguardo le informazioni da fornire ai passeggeri nei casi di disfunzioni / disservizi”.
Sebbene i livelli di soddisfazione nei confronti degli attuali operatori siano abbastanza buoni, il governo ritiene che si possa e si debba fare di più per migliorare la qualità del servizio, soprattutto quando qualcosa va storto nell’aeroporto di arrivo (caso tipico: ritardi nella consegna bagagli, o loro danneggiamento o smarrimento).
Il documento governativo afferma che “nei casi in cui si verificano ritardi o cancellazioni nei voli, i livelli di soddisfazione si riducono drasticamente, e solo il 44% dei passeggeri ritiene adeguata o soddisfacente la quantità di informazioni ricevute durante il disservizio”.
Un’indagine della Civil Aviation Authority ha rilevato che molto spesso i passeggeri vengono informati di problemi circa l’orario del loro volo quando ormai sono già in aeroporto. Ciò accade all’89% di coloro che subiscono un ritardo nella partenza e all’81% di coloro cui viene totalmente cancellato il volo.
Il documento, redatto dal Ministero dei Trasporti, sottolinea che “tali situazioni dimostrano quanto sia necessario informare tempestivamente i passeggeri circa eventuali problemi relativi al loro volo, tenendoli poi informati via via che la situazione evolve”.
Il governo ritiene che le app per smartphone possano rappresentare una valida soluzione e quindi occorre che le compagnie aeree siano incentivate a comunicare attraverso di esse con i propri clienti.
Le app potrebbero essere usate anche per fornire informazioni aggiuntive, come ad esempio il numero del gate cui dirigersi, il tempo previsto per arrivarci, il numero di riconsegna bagaglio o la posizione esatta dell’aereo durante il suo volo (quante volte ci siamo chiesti: che città è questa qui sotto? Che lago è quello laggiù? – ndt).
Il governo intende anche rendere più fluidi, rapidi e comodi i trasferimenti città-aeroporto e viceversa, attraverso una migliore integrazione con le reti via terra.
A tal fine, vi è l’obiettivo di informare i passeggeri circa i prevedibili tempi per arrivare in città con i diversi mezzi pubblici. In parallelo, si sta conducendo uno studio per valutare la fattibilità e l’utilità dei biglietti “multimodali” (volo + treno / bus / metro).
Lo studio sta analizzando sistemi di biglietti integrati già esistenti nel Regno Unito o in altri paesi. Un portavoce dell’associazione delle compagnie aeree (Airlines Uk) ha dichiarato che “siamo assolutamente ben disposti nei confronti del progetto Aviation Strategy; siamo pronti a lavorare col governo per espandere e migliorare il servizio che viene reso ai nostri clienti, rafforzando quella che è una delle industrie di punta del Regno Unito e un’eccellenza a livello mondiale”.
© Telegraph Media Group Limited (2018)
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